BETULLA

BETULLA

BETULLA

(Betula L.)

Diuretica (saponine e flavonoidi), drenante, battericida, ipocolesterolemizzante.

STORIA
La betulla era chiamata “albero della saggezza” in quanto i maestri adoperavano i giovani rami per farne delle verghe con cui “istruivano” gli allievi indisciplinati (emendat rigidos puerorum betula mores!); nel Rinascimento venne definito “albero nefritico d’Europa”, in riferimento alle sue proprietà medicamentose. La colorazione bianca della corteccia è dovuta alla presenza di un’alta concentrazione di un triterpene steroidico, il betulinolo. E’ utilizzata anche in campo cosmetico per ridurre gli inestetismi della cellulite, grazie alla sua azione antiuricemica e ipocolesterolemizzante, con attenuazione dei noduli fibro-connettivali tanto odiati dal genere femminile.

DROGA
Foglie.

COSTITUENTI ATTIVI
Le foglie contengono: flavonoidi (2-3%): iperoside, miricitroside, quercetina, proantocianidine; acidi fenolici e triterpenici derivati del lupano (betulinolo, acido betulinico e metil-salicilati..) e del dammarano; saponine triterpeniche (3%); olio essenziale (1%), acido ascorbico (0,5%) e resine (corteccia).

USO DELLA TISANA
Diuretica, diaforetica, litiasi renale, preventiva in caso di renella, antinfiammatoria genito-urinaria ed antireumatica.

DOSE CONSIGLIATA
2-4 g per tazza d’acqua bollente, lasciare in infusione per 10 minuti. Filtrare e bere 3-4 tazze al giorno.

DROGHE ASSOCIATIVE
In tisana, da F.U., con gramigna per il loro effetto diuretico e drenante; per l’effetto antibatterico di mantenimento Ribes nigrum e Rosa canina.

PRECAUZIONI D’USO
Nessuna alla posologia d’uso tranne soggetti idiosincrasici o allergici ai salicilati; a scopo precauzionale la commissione E sconsiglia l’uso in pazienti con edema da insufficienza renale o cardiaca per evitare scompensi pressori. Si consiglia vigilanza in caso di trattamento con anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici. Come nel caso delle altre piante ad azione drenante, prestare attenzione se il paziente è in trattamento con diuretici. I salicilati passano nel latte materno con possibili reazioni allergiche nel bambino; è quindi importante evitare l’uso di betulla in gravidanza e allattamento.