Dall'ultimo censimento
ISTAT (2011) la popolazione con più di 65 anni è
arrivata ad essere il 20,8%, mentre nel 2001 (data del precedente
censimento) era del 18,7%.
Da questa osservazione è
evidente come prevenire e curare i disturbi collegati
all'invecchiamento (inteso come la naturale progressiva
degenerazione del nostro organismo) stia diventando un'esigenza
sempre più stringente.
L'invecchiamento secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale
della Sanità)
"L'invecchiamento per
definizione è un processo biologico universale caratterizzato da un
progressivo sviluppo, maturazione e declino dell'organismo dalla
nascita fino alla morte".
Secondo le nuove classificazioni
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità la popolazione può essere
suddivisa in individui di età media (45-59
anni), anziani (60-74 anni),
vecchi (75-90) e grandi vecchi (oltre i
90).
Tuttavia i geriatri preferiscono
catalogare la popolazione anziana in "giovani vecchi" (65-74 anni,
young old)," vecchi vecchi" (75-84, old old) e "longevi" (over 85,
oldest old).
Guardando questa
classificazione, possiamo dire che tutti conosciamo gente
classificata come "vecchia" dall'OMS, ma che ha mantenuto
inalterati con gli anni attività fisica e capacità
di apprendimento. Vogliamo
aggiungere qualche piccolo consiglio per poter diventare tutti
"oldest old" molto attivi.
Cos'è l'«invecchiamento attivo» (active
ageing)
L'Organizzazione Mondiale della
Sanità (OMS) ha elaborato il concetto di «invecchiamento attivo»
(active ageing), inteso come un processo, applicabile sia a livello
individuale sia a livello collettivo, finalizzato alla massima
realizzazione delle potenzialità fisiche, mentali, sociali ed
economiche degli anziani.
Le piante officinali per combattere il calo di memoria
nell'età adulta
L'uso di piante officinali che
possano migliorare l'irrorazione sanguigna
del cervello e proteggerci
dallo stress ossidativo che velocizza l'invecchiamento dei nostri
neuroni è un modo per mantenerci "giovani" ed attivi.
Queste piante agiscono
migliorando il flusso sanguigno del cervello, stimolando le
attività cognitive e proteggono le cellule
cerebrali dall'invecchiamento.
Come abbiamo visto le piante che
aiutano la memoria nelle persone anziane (e non solo) agiscono in 3
modi
- Attività adattogena stimolante
- Miglioramento del
microcircolo
- Attività
antiossidante
Il Ginkgo Biloba (Ginkgo biloba
L.)
Conosciuta per la sua attività
sulla circolazione, la pianta è utilizzata per favorire la fluidità
del sangue, con benefici effetti sull'irrorazione sanguigna dei
tessuti cerebrali. Può migliorare la concentrazione, la memoria a
breve termine, l'abilità cognitiva e la vista.
Le sue foglie contengono
terpeni (ginkgolide
B) che migliorano
l'irrorazione dei tessuti; mentre i polifenoli e i
flavonoidi (ginketolo, isiginketolo, bilabetolo,
ginkolide) agiscono
sulle membrane cellulari e contrastano la formazione di radicali
liberi.
La Rhodiola rosea (Rhodiola rosea
L.)
È una pianta tipica dei climi
freddi di Europa orientale ed Asia. Nota per le sue
proprietà adattogene, antiossidanti e
neuroprotettive. Le
sostanze attive della pianta, che si trovano nella radice
(salidroside, rosea,
rosavin…), possono
favorire la concentrazione e la resistenza sia
fisica che mentale.
Il Rosmarino (Rosmarinus
officinalis L.)
Il rosmarino era conosciuto come
"l'erba del ricordo". Ancora oggi, in posti come l'Australia e la
Nuova Zelanda, è usato come simbolo del ricordo.
Il rosmarino aiuta a migliorare
la memoria a lungo termine. Ottimo rimedio in caso
di stress psico-fisico. In particolare un recente studio presentato
alla conferenza annuale degli psicologi inglesi (British
Psychological Society Conference in Nottingham, Aprile 2016) ha
evidenziato l'efficacia del rosmarino per migliorare la memoria
delle persone sopra i 65 anni.
L'Eleuterococco (Eleutherococcus
Senticosus Maxim.)
L'eleuterococco fa parte delle
piante chiamate adattogene, cioè quelle che possono aiutare l'organismo
ad affrontare periodi di stress e
stanchezza. Essendo lo
stress uno dei principali responsabile della carenza di memoria (ad
ogni età), l'eleuterococco produce effetti benefici sull'asse
ipotalamo-ipofisi-surrene, rendendo l'organismo più pronto a
fronteggiare lo stress.
Il Mirtillo nero (Vaccinium
myrtillus L.)
Il mirtillo è una delle maggiori
fonti naturali di antociani. Queste sostanze sono dei
polifenoli che,
oltre a dare colore alla bacca, sono ritenute attive nella
protezione delle cellule dallo stress
ossidativo. Inoltre il
mirtillo nero è in grado rafforzare i vasi
sanguigni, e ciò lo rende
un ottimo alleato per il trattamento dei disturbi circolatori e
contro la fragilità capillare.
La Vite rossa (Vitis Vinifera
L.)
Le foglie hanno proprietà
antinfiammatorie e
sono adatte a combattere numerosi disturbi della
circolazione.
In particolare alcuni
bioflavonoidi (antocianidine e
proantocianidine),
svolgono un'intensa attività antiossidante
e antinfiammatoria. Anche i semi
(vinaccioli) e la buccia degli acini contengono un fitocomplesso
ricco di flavonoidi, antocianine, acidi grassi polinsaturi e
vitamina P.
La Rosa canina (Rosa Canina
L.)
Questa pianta è una fonte
straordinaria di Vitamina C, inoltre i cinorrodi sono ricchi di
bioflavonoidi,
contenuti nelle polpa e nella buccia, che agiscono sinergicamente
alla Vitamina C, ottimizzando la circolazione
sanguigna.
Quindi per andare incontro ad un
"invecchiamento attivo", come dice l'OMS oppure per "invecchiare
bene" come diciamo noi in Italia, sarà necessario prendersi cura
della nostra Salute per tutta la durata della vita, dedicarsi ad un
po' di attività fisica e non trascurare i rapporti interpersonali e
le relazioni con il Mondo che ci circonda.
La Curcuma (Curcuma longa L.)
Per quanto riguarda una
possibile attività di prevenzione rispetto a quelle che sono le più
diffuse patologie del Sistema Nervoso Centrale (snc) dovute
all'invecchiamento e cioè Morbo di Parkinson ed Alzheimer, alcune
ricerche condotte recentemente, dimostrerebbero come la curcuma,
potrebbe avere azione di blocco dell'accumulo della proteina
amiloide a livello centrale e quindi azione preventiva
nell'insorgenza di disturbi cognitivi e di
movimento legati all'invecchiamento ed alla degenerazione del
tessuto nervoso.
E' stato dimostrato che la
curcuma è cinque volte più antiossidante rispetto alla vitamina E.
La curcumina, componente principale della pianta svolge
un'attività antinfiammatoria, previene i fenomeni trombotici,
riduce il colesterolo, protegge nei confronti dei
tumori, in particolare
del colon, della pelle, del seno, della vescica, della prostata e
del polmone (Azuine e
Bhide, 1992).
Si ritiene che il suo consumo
regolare contribuisca in maniera determinante allo stato di
salute.
Queste sono solo delle piccole
accortezze che possono aiutare il nostro cervello
a rimanere attivo ad ogni età.
Buona tisana
antiossidante.
FONTI:
(G Gerontol
2014;62:60-63)
(Invecchiare bene Di Paolo
Giordo, Giunti editore)
(Northumbria University,
Newcastle [GB] The herbs peppermint, chamomile, rosemary and
lavender have been proven to have an impact on mood and memory,
with significant benefits displayed for older people, according to
new research from Northumbria University.)
(Canadian Medicinal Crops Di
Ernest Small,Paul M. Catling,National Research Council
Canada)