
8 Piante officinali per combattere l’insonnia
Secondo una definizione clinica oggi largamente condivisa,
l'insonnia consiste nella percezione di avere un
sonno inadeguato o anormale.
Chi ne soffre ha provato che la carenza di sonno
si ripercuote in modo negativo in tutte le attività della giornata.
L'individuo si sente stanco,
affaticato e spesso soffre di mal di
testa, tutte condizioni che rendono poco
produttiva la vita lavorativa e poco appagante la vita
sociale.
È stato appurato che oltre il 30% della
popolazione mondiale soffre di insonnia a causa di
una alterazione dei livelli serotoninergici nel nostro organismo,
la serotonina è uno dei neurotrasmettitori che
regolano umore ed emozioni.
Esistono numerosissimi farmaci in commercio per curare l'insonnia, ma in molti casi sarebbe preferibile usare delle formulazioni naturali a base di PIANTE OFFICINALI.
L'uso delle tisane per curare l'insonnia offre il vantaggio di non presentare effetti collaterali, i preparati fitoterapici infatti possono essere assunti per un lungo periodo di tempo e, una volta riacquistato il corretto svolgimento del sonno, è possibile interromperne l'assunzione senza problemi.
Andiamo a conoscere alcune piante che prese singolarmente o associate tra di loro possono migliorare la qualità del nostro sonno.
Lavanda ( Lavandula angustifolia Miller)
Pianta della tradizione mediterranea, cresce sui colli sassosi ed è frequentemente coltivata. Usata nella medicina tradizionale per la cura dell'insonnia, è stata oggetto di numerosi studi clinici, che hanno tutti concordato sulla sua efficacia nel curare l'insonnia di livello moderato, soprattutto in donne e persone giovani.
Iperico, Erba di San Giovanni ( Hypericum perforatum L.)
Pianta officinale che fa parte della tradizione europea, è usata
da sempre nella cura delle ferite, degli stati depressivi, del
dolore, dei disturbi del sonno e tanto altro ancora.
La sua attività anti-depressiva è dovuta all'intero fitocomplesso
che sviluppa un'attività anti-MAO ( cioè inibitore nella produzione
di alcuni neurotrasmettitori a livello cerebrale ) e una
modulazione del rilascio di cortisolo.
Si tratta di una pianta molto comune nelle zone erbose, è facile
trovarla sia in aree montane che sul livello del mare.
Si trovano indicazioni sul suo utilizzo fin dai tempi della Grecia
Classica.
Valeriana (Valeriana officinalis L.)
Storicamente moltissimi popoli e culture riconoscono alla
valeriana il suo potere sedativo. Studi farmacologici attribuiscono
alla pianta officinale un'attività simile a quella delle
Benzodiazepine (farmaci chimici di sintesi da assumere sotto
prescrizione medica).
La valeriana ha un forte effetto nel combattere
l'ansia, oltre ad un'attività diretta nell'indurre
il sonno, quindi viene considerata una valida alternativa
ai farmaci di sintesi, essendo più sicura e priva di effetti
collaterali.
Melissa (Melissa officinalis L.)
La pianta viene usata nei disturbi del sonno e
negli stati ansiosi di adulti e
bambini.
È anche impiegata nei disturbi della sfera
digestiva.
Risulta particolarmente utile in quegli stati di malessere
psico-fisico con somatizzazioni a carico del sistema
cardiaco e gastrointestinale. Inoltre gli studi clinici
suggeriscono di somministrare la melissa in associazione ad altre
piante calmanti, in modo particolare in combinazione con la
Valeriana.
Luppolo (Humulus Lupulus L.)
La pianta è nota da sempre come agente aromatizzante della birra. Gli studi clinici le hanno attribuito un potere sedativo ottimo, soprattutto in associazione con la Valeriana. Utile nel trattamento dell'insonnia nervosa e negli stati di ipereccitabilità.
Camomilla (Chamomilla recutita (L.) Räuschel )
In assoluto è la pianta più utilizzata come rimedio casalingo. Fin nell'antico Egitto si hanno tracce dell'uso della camomilla come erba calmante. Alcuni studi indicano che l'effetto calmante della camomilla si manifesta dopo un uso continuativo e regolare. L'uso come sedativo è caratteristico del nostro paese e di pochi altri paesi latini, nel resto dell'Europa è usata per le sue proprietà antispasmodiche, probabilmente proprio a queste si deve il suo potere calmante, soprattutto se usata in pediatria.
Passiflora (Passiflora incarnata L. )
Coltivata nei giardini degli Aztechi, è stata introdotta in Europa nel XVIII secolo e subito si è fatta conoscere per le sue proprietà sedative e antispasmodiche. Svolge un ruolo importante nel mantenere un sonno profondo e riposante, viene quindi usata soprattutto nelle persone che soffrono di risvegli notturni.
Escolzia (Eschscholtizia cali fornica Cham.)
Pianta fiorita originaria del Messico e degli Stati Uniti, ha una lunga storia nel trattamento di ansia, depressione e insonnia. Gli alcaloidi, che sono i principi attivi della pianta, hanno un'attività simile alle benzodiazepine, senza provocare quella sonnolenza che i farmaci di sintesi possono dare al risveglio. L'escolzia è considerato il rimedio naturale da usare in caso di insonnia dovuta ad ansia e depressione.
Per una corretta qualità del sonno, può essere utile prepararsi al momento di andare a dormire assumendo cibi ricchi di Magnesio, evitando caffeina e dolci, magari favorendo il sonno con un bagno rilassante: in questo modo si possono veramente raccogliere appieno i benefici di un'ottima tisana rilassante da dolcificare con miele…e buon riposo!