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L’APPROCCIO FITOTERAPICO A SOVRAPPESO E OBESITA’

L’APPROCCIO FITOTERAPICO A SOVRAPPESO E OBESITA’

L’APPROCCIO FITOTERAPICO A SOVRAPPESO E OBESITA’

L'Obesità è definita come patologia multifattoriale a componente multigenica sulla quale intervengono fattori ambientali in grado di determinare l'espressione clinica, la cui manifestazione piu' evidente è rappresentata dall'aumento del peso corporeo, dovuto prevalentemente ad un eccessivo accumulo di grasso di deposito.

CLASSIFICAZIONE EZIOLOGICA DI SOVRAPPESO CORPOREO E OBESITA'

- Genetica

- Ipotalamica

- Endocrina

- Da errori nutrizionali

- Da insufficiente attività fisica

Studi clinici ed epidemiologici mostrano che i fattori genetici (polimorfismo del gene per il TNF-a, deficit di attività del sistema simpatico, resistenza alla leptina, ecc), svolgono un ruolo fondamentale sia sull'assunzione di cibo, che sul dispendio energetico.

L'Obesità quindi può essere vista come:

  • Malattia vera e propria
  • Problema estetico - relazionale
  • Concausa di altre patologie quali: patologie cardiovascolari, insulinoresistenza (diabete tipo 2), apnea notturna, iperlipemie, litiasi biliare, cancro, osteoartrosi.

Sul problema obesità gli esperti lanciano un monito: è una patologia che sta assumendo toni allarmanti con un aumento costante soprattutto nei bambini e la Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione ha addirittura riconosciuto l'obesità come patologia invalidante.

Il sovrappeso è il risultato di uno squilibrio della "equazione energetica", ovvero del rapporto introito energetico/dispendio energetico.

La maggior parte delle strategie di intervento riguardano la riduzione dell'apporto di calorie, ma molto importante è anche il consumo energetico (metabolismo, fat point e BMR basal metabolic rate-attività metabolica basale).

L'approccio piu' moderno alla questione obesità/sovrappeso vede la coesistenza di un insieme di trattamenti poichè una "patologia multifattoriale" richiede un "trattamento multidisciplinare".

Nella gestione della problematica obesità/sovrappeso giocano ruoli importanti molti elementi determinanti:

  • riduzione apporto calorico
  • consapevolezza e interiorizzazione schema alimentare/stile di vita
  • attività fisica
  • eventuale supporto fito/farmacologico

Il mercato offre una miriade di "scelte terapeutiche" a volte a dir poco fantasiose e il piu' delle volte non supportate da un razionale scientifico.

Lo sfruttamento commerciale della richiesta di perdere peso ha prodotto programmi per dimagrire spesso affidati a messaggi pubblicitari ingannevoli, "terapie" si esauriscono in pochi mesi e purtroppo talvolta balzano agli onori della cronaca per eventi drammatici.

Tra i farmaci utilizzati per perdere peso ricordiamo: le amfetamine che agiscono a livello del SNC e inducono tolleranza e dipendenza, gli ormoni tiroidei che agiscono per stimolazione della funzionalità della tiroide, la fenfluramina che provoca aumento del tono serotoninergico con stimolazione del centro della sazietà,l'orlistat che inibisce la lipasi pancreatica intestinale, la sibutramina: inibitore selettivo della ricaptazione di serotonina e noradrenalina a livello ipotalamico con stimolazione del centro della sazietà e aumento della lipolisi, altri in fase di studio.

La FITOTERAPIA NEI PROBLEMI DI SOVRAPPESO E OBESITA'

Nell'ambito della gestione di sovrappeso ed obesità, la Fitoterapia non rappresenta un'alternativa, ma un trattamento complementare ad un corretto regime alimentare, ad una regolare attività fisica e ad un atteggiamento mentale positivo.

Se l'obesità può essere vista come "intossicazione dell'organismo", la Fitoterapia con la sua azione modulata e modulatrice, complessa e poliedrica, presenta un efficace elemento depurativo senza gli eventi collaterali del farmaco; se l'obesità è in realtà un'affezione di piu' apparati, la Fitoterapia può essere vista come una terapia globale che riequilibra funzioni ed interazioni tra vari distretti corporei.

Tra i fitoterapici più utilizzati nei problemi di obesità, possiamo annoverare le seguenti classi di prodotti:

  • Inibitori dell'assorbimento (Garcinia, Gymnema, Caigua)
  • Sazianti (Glucomannao, Guar, Chitosano)
  • Antidepressivi (Rodiola, Griffonia, Iperico)
  • Stimolanti del metabolismo (Fucus, Tè, Matè)
  • Altro

GARCINIA

Garcinia cambogia Des.

Parte impiegata: scorza dei frutti

Meccanismo d'azione: l'acido idrossicitrico contenuto nei frutti inibisce l'ATP citrato-liasi, enzima chiave per la biosintesi di colesterolo e lipidi endogeni.

Azione limitante sull'appetito.

e.s. 300-600 mg/die.

GYMNEMA

Gymnema sylvestre Brow. Asclepiadaceae

Parte impiegata: foglie

Costituenti: acido gimnemico, acido tartarico, resine

Meccanismo d'azione: l'acido gimnemico esercita una inibizione dell'assorbimento degli zuccheri a livello intestinale, e aumenta la trasformazione del glucosio a livello cellulare con conseguente azione ipoglicemizzante. Facilita la diuresi

e.s. 200-300 mg/die.

Impiego: possibile utilizzo nel soggetto in sovrappeso con elevata glicemia.

GLUCOMANNANO

Amorphophallus konjak

Polisaccaride solubile in acqua che crea masse vischiose nello stomaco e rallenta lo svuotamento gastrico, inducendo un senso di sazietà per aumento di sensibilità all'insulina.

In sede intestinale rallenta e quindi limita l'assorbimento di glucidi e lipidi.

Non assumere in dosi elevate, in eccesso può indurre dispepsia e disturbi intestinali diffusi.

GUAR

Cynamopsis tetragonoloba

La polvere con l'acqua gelifica e rallenta l'assorbimento dei nutrienti interferendo col metabolismo di glucidi e lipidi.

CHITOSANO

Polisaccaride derivato dalla chitina, costituente base del guscio dei crostacei.

Meccanismo d'azione: nell'apparato digerente il chitosano si scioglie e forma un gel che trattiene le molecole cariche negativamente (lipidi e bile). Si formano così grandi composti polimerici che non possono essere scissi dagli enzimi intestinali, e non possono essere assorbiti. Il chitosano ingloba anche molecole ad alto apporto calorico (es. carboidrati complessi) che così non vengono assorbite.

1-1,5 g/die.

RODIOLA

Rhodiola rosea L. Crassulaceae

Parte utilizzata: la radice

Costituenti: glicosidi, rosavin, salidroside, fitosteroli, flavonoidi, tannini, acidi organici

Meccanismo d'azione: la Rodiola è in grado di aumentare il livello di serotonina nel SNC con stimolazione del centro della sazietà e conseguente sensazione di benessere.

Stimola le lipasi che mobilitano i grassi del tessuto adiposo di deposito.

e.s. 400-800 mg/die.

IPERICO

Hypericum perforatum L. Hypericaceae

Componenti: le sommità fiorite contengono flavonoidi, ipericina, iperforina, ecc

Meccanismo d'azione: le proprietà ansiolitiche e antidepressive dell'iperico sono state evidenziate da numerosi studi clinici e sono riconducibili a piu' meccanismi tra cui un aumento delle amine biogene a livello centrale (inibizione delle MAO, 5-htp, cortisolo).

Uso: utile in soggetti obesi ansiosi, depressi, con "attacchi di fame"

e.s. 300-900mg/die, T.M. 50gtt/t.i.d.

Precauzioni d'uso: da non impiegare insieme ad antidepressivi serotoninergici e teofillina

GINKGO

Ginkgo biloba L. Ginkgoaceae

Componenti: glicosidi, flavonoidi, terpeni, ecc.

Meccanismo d'azione: oltre all'azione vasoregolatrice e venotropa (migliora l'uso di glucosio e ossigeno nel metabolismo cellulare), vanta azione simpaticomimetica a livello ipotalamico, normalizza il metabolismo lipidico e aumenta compliance e tono dell'umore (GABA-agonista).

Uso: utile in soggetti che hanno disagi comportamentali

e.s. 120-240 mg/die per 2-3 mesi

Precauzioni d'uso: non usare in concomitanza ad anticoagulanti e antiaggreganti, aglio, salice, paracetamolo, BDZ.

FUCUS

Fucus vescicolosus L. Fucaceae

Componenti: alginati, protidi, iodio organico

Meccanismo d'azione: lo iodio organico contenuto stimola la tiroide aumentando il metabolismo basale (stimolaz. endocrina)

Uso: può essere impiegato in soggetti con ridotta funzionalità tiroidea, e ritenzione idrica; all'inizio di una dieta in quanto stimola il ricambio generale e può costituire lo starter del processo di dimagrimento.

e.s. 300-600 mg/die; T.M.: 50 gtt/t.i.d.

Precauzioni d'uso: da non impiegare in soggetti con ipertiroidismo cardiopatici, ipertesi

THE'

Camelia sinensis Kuntze Theaceae

Componenti: tannini, teofillina teobromina caffeina

Thè nero: fermentazione completa foglie, + caffeina

Thè verde: essiccate senza fermentazione, + tannini

Thè oolong: foglie semifermentate

Sembra che il thè oolong sia il piu' efficace nel trattamento dell'obesità in quanto limita la lipasi pancreatica e quindi l'assorbimento dei grassi. Grazie al contenuto in polifenoli viene inibita l'acetilCoAcarbossilasi e quindi viene ridotta la sintesi di acidi grassi.

Precauzioni d'uso: per il contenuto in tannini, non utilizzare in caso di dispepsia ed ernia iatale

MATE'

Ilex paraguayensis Lamb. Aquifoliaceae

Componenti: cumarina, vanillina, caffeina, ecc.

Meccanismo d'azione: il matè esplica un'attività termogenica con effetti lipolitici e diuretici, è un buon tonico che stimola l'attività fisica e cerebrale senza provocare insonnia, può rappresentare un freno per l'appetito.

In infuso o come T.M. 50 gtt/t.i.d.

Precauzioni d'uso: per il contenuto in caffeina è sconsigliato in cardiopatici e ipertesi; l'uso prolungato può determinare insonnia, tremori.

Ogni scelta terapeutica dovrà tener conto di:

  • Età
  • Sesso
  • Condizioni generali
  • Patologie
  • Uso di farmaci
  • Altri fattori

Quindi, quando viene intrapresa una qualsiasi azione per un problema di obesità e sovrappeso, è importante chiedere consiglio ad un professionista che potrà consigliare al meglio poiché ogni scelta deve essere un

PENSIERO CLINICO CHE FACCIA CAPO ALL'INDIVIDUO UNICO, SINGOLO E SPECIFICO!


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