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UN APPROCCIO NATURALE ALLA PROBLEMATICA DELLE CALCOLOSI RENALI

UN APPROCCIO NATURALE ALLA PROBLEMATICA DELLE CALCOLOSI RENALI

UN APPROCCIO NATURALE ALLA PROBLEMATICA DELLE CALCOLOSI RENALI

I calcoli renali sono concrezioni cristalline che si formano quando la concentrazione nelle urine di alcune sostanze (ossalato di calcio, urato, strivite, cistina, xantina e fosfato) è maggiore di quella che può essere mantenuta in soluzione.

Una volta cristallizzato il calcolo può rimane nel rene o attraversare l'uretere.

Se di piccole dimensioni, i calcoli possono essere facilmente espulsi senza causare forte dolore, invece calcoli di dimensioni più grandi possono bloccare il flusso delle urine provocandone il ritorno verso reni, uretere o uretra, causando dolori lancinanti.

Il rischio di incorrere in questa problematica è del 12% per gli uomini e del 10% per le donne, mentre la ricorrenza della stessa si aggira intorno al 70-80% negli uomini e 47-60% nelle donne. Concause come ipertensione arteriosa, diabete, obesità o sovrappeso, scarsa idratazione, eccessiva o scarsa attività fisica, alimentazione ricca di zuccheri e sale, possono aumentare il rischio della formazione di calcoli renali.

Esistono prevalentemente quattro tipi di calcoli renali:

1) calcoli di ossalato di Calcio: la tipologia più comune che si origina quando il calcio in eccesso (condizione di ipercalciuria) si combina con l'ossalato presente nelle urine.

2) calcoli di acido urico: i calcoli si formano in seguito all'assunzione di cibi ricchi di purine, che possono portare ad un'elevata produzione di urato monosodico, che, in condizioni idonee, può cristallizzare in calcoli renali. Il carattere ereditario di questa tipologia di calcoli è elevata ed è una tipologia abbastanza comune.

3) calcoli di struvite: il calcolo si sviluppa in seguito ad infezioni del tratto urinario e si tratta di una tipologia più rara.

4) calcoli di cistina: i calcoli da cistina sono generalmente di dimensioni importanti, sono molto duri e sono causati da un'elevata concentrazione di cistina nella urine (cistinuria). Anche in questo caso è forte la componente ereditaria nello sviluppo della patologia benchè si tratti di tipologia più rara rispetto alle precedenti.

Nonostante ci sia un'approfondita conoscenza della fisiopatologia delle calcolosi, non è presente una cura farmacologica adeguata atta a prevenire e curare i calcoli renali.

AZIONE SUL CALCOLO:

Lo Spaccapietra modifica il processo di formazione e la morfologia dei calcoli in maniera dose-dipendente (De Bellis et al. 2019).

I meccanismi d'azioni sono:

-inibizione della cristallizzazione e aggregazione dei calcoli;

-stimolo della nucleazione dei calcoli che porta ad un maggior numero di calcoli ma di dimensioni minori;

-modifica della morfologia del calcolo che diventa più rotondo e concavo, quindi più facile da espellere;

- trasformazione di ossalato di calcio monoidrato in ossalato di calcio diidrato, più facilmente eliminabile attraverso le urine per una più bassa affinità alle cellule renali.

AZIONE ANTIOSSIDANTE:

Melograno, Lampone e Betulla riducono la perossidazione lipidica, inibiscono al formazione di ROS, iNOS e NF-B e svolgono un'azione di radical scavenging.

AZIONE DIURETICA:

Betulla, Melograno e Ribes svolgono un'azione diuretica, grazie ad un aumento del volume delle urine prodotto e al rilassamento della muscolatura del tratto urinario, in questo modo i calcoli possono essere più facilmente espulsi (Ilbey 2005).

Magnesio e Potassio citrato formano complessi molecolari che facilitano l'eliminazione e riducono l'aggregazione dei calcoli (Cauderella and Vescini 2008). I Citrati si sono dimostrati efficaci anche nel ridurre la precipitazione di struvite fino al 75%.

SPACCAPIETRA

Il Ceterach officinarum Wild detta anche "erba ruggine" o "cedracca" è una piccola felce che si può facilmente trovare nelle fessure dei muretti di pietra o incastonata dentro rocce.

La droga contiene flavonoidi, tannini, sali minerali, acido clorogenico, mucillagini.

Questa pianta è consigliata come blando analgesico, antinfiammatorio, depurativo e diuretico, ma il suo principale impiego etnobotanico è nel trattamento delle calcolosi.

MAGNESIO E POTASSIO CITRATO

La carenza di citrati è una condizione tipica di pazienti con calcoli renali.

Il citrato è un acido debole che riduce la concentrazione di ioni calcio, formando dei complessi molecolari che ne facilitano l'eliminazione e limitano l'aggregazione dei calcoli.

Per questo i citrati, fra cui i più importanti sono il citrato di potassio e magnesio, vengono impiegati nella prevenzione e nel trattamento della calcolosi.

Il trattamento con citrato di potassio e magnesio riduce inoltre il rischio di ricomparsa della problematica (Cauderella and Vescini 2008). I citrati si sono dimostrati efficaci anche nel trattamento di calcoli tipo struvite, situazione in cui si può riscontrare una riduzione della precipitazione della struvite nell'ordine del 75-80% (Kofina et al. 2007).

LAMPONE

Il Lampone aiuta l'espulsione dei calcoli per la sua azione diuretica legata all'inibizione dell'attività dell'aldosterone e dei canali del sodio; è inoltre efficace nella prevenzione del deposito e precipitazione dell'ossalato di calcio per una riduzione della perossidazione lipidica (Ghalayini et al. 2011). Infine la componente polifenolica svolge un'importante azione antinfiammatoria (Nirumand et al. 2018).

MELOGRANO

Il Melograno è una fonte di polifenoli, alcaloidi e antocianine, principi attivi dalle spiccate proprietà antiossidanti (riduzione dei ROS, iNOS e NF-B), utili per proteggere dal danno ossidativo indotto a livello dei tubuli renali e regolare i livelli di urea, creatinina e acido ureico (Ilbey et al. 2005) inibendo la formazione di calcoli renali.

Uno studio clinico sull'uomo mostra un aumento del 10% dell'attività di enzimi antiossidanti in seguito all'assunzione dell'estratto di Melograno (Tracy et al. 2014).

Alcuni principi attivi contenuti nel frutto del melograno portano inoltre ad un rilassamento della muscolatura del tratto urinario e biliare, grazie a questo effetto i calcoli possono essere più facilmente espulsi (Ilbey et al. 2005).

BETULLA

La foglie di Betulla sono ricche di flavonoidi, tannini, olio essenziale, vitamina C e saponine, con proprietà diuretiche e depurative.

Questa pianta ha mostrato un'attività di scavenging e di inibizione della formazione e aggregazione dei cristalli di ossalato di Calcio (Nirale et al. 2019). Studi in vitro hanno inoltre mostrato un'azione antinfiammatoria sulla COX-1 e COX-2, oltre ad una proprietà antinocicettiva (Al-Snafi 2015).

RIBES

Il Ribes oltre a svolgere l'attività diuretica, ha mostrato in un modello animale un'azione analgesica (Mongold et al 1993).


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