EUCALIPTO

EUCALIPTO

EUCALIPTO

(Eucalyptus globulus Labill.)

Espettorante, mucolitica, antisettica g.i., balsamica, antipiretica,  antiflogistica, antispasmodica (blanda), analgesica, antiparassitaria, ipoglicemizzante e favorente la salute del pancreas (trofismo pancreatico β, 2010).

STORIA
Eucalyptus deriva dal greco “eu” e gr. “καλυπτός “, ben coperto, perché i fiori in boccio sono coperti dal lembo del calice che poi cade come un coperchio; “globulus”, globoso, per la forma del frutto. Pianta di origine australiana, non è stata classificata  ufficialmente in botanica fino al 1770, quando Jospeph Bank e Daniel Solander arrivarono a Botany Bay con il capitano James Cook. Venne scoperto dagli europei nel 1792, successivamente introdotto in Algeria da Ranel, nel 1854, e quindi in Provenza, dove Charles Naudin promosse questa coltivazione; l’albero è maestoso e raggiunge anche i 100m di altezza. Ha radici molto lunghe e igroscopiche, usato in ingegneria ambientale per la bonifica dei terreni paludosi e combattere così le zanzare. Degna di nota è la capacità degli alberi di eucalipto di rigenerarsi velocemente dopo un incendio, frequente a quelle latitudini. Questa capacità è più veloce di qualsiasi altra specie di albero australiano. Questo perché all’interno del suo tronco risiedono delle gemme epicormiche. Durante l’incendio esse rimangono ben protette dalla spessa corteccia. Una volta spento il fuoco, già dopo 48 ore le gemme germogliano velocemente e le nuove foglie iniziano a spuntare non solo dalla corteccia, ma anche direttamente dai rami. In poche settimane, l’albero è nuovamente ricoperto di verdi foglie.
 
Altro stratagemma con cui gli eucalipti si riproducono è quello dei “wooden pods”, resistenti cassule legnose a coperchio cruciforme, che contengono i semi al loro interno. Queste cassule possono cadere dagli alberi e rimanere sepolte nel sottobosco anche diversi anni. E’ solo grazie alla reazione provocata dal forte calore del fuoco o dell’ambiente esterno che esse si aprono, depositando nel terreno i loro preziosi semi e fertilizzandolo grazie al rilascio di altre sostanze nutritive, come il potassio.
È noto che fin dall’antichità gli aborigeni australiani conoscessero e facessero uso dell’olio di eucalipto per curare le ferite infette e la febbre. Oggi l’essenza di eucalipto viene utilizzata principalmente per liberare le vie aeree superiori. L’eucalipto riveste un ruolo in primo piano nelle medicine tradizionali, soprattutto in quella Cinese e Indiana (Ayurvedica).

DROGA
foglie.

COSTITUENTI ATTIVI
costituisce l’1,5-3% in peso delle foglie contiene: 1,8-cineolo o eucaliptolo (70-80%), é il componente principale (monoterpene), terpineolo, α-pinene, alcoli e aldeidi alifatiche, alcoli e chetoni terpenici, euglobali (prodotti eterociclici a struttura mono e sesquiterpenica), fenoli e flavonoidi (iperoside, rutina e quercitrina).

USO DELLA TISANA
antinfluenzale, espettorante, balsamica, antipiretica, nelle affezioni bronchiali acute e benigne.

DOSE CONSIGLIATA
commissione E, 4-6g foglie / die, 150ml di acqua bollente, infusione a coperchio  (per mantenere i principi volatili dell’olio essenziale che evapora) per 10 minuti, poi filtrare; due somministrazioni giornaliere; stessa procedura per i suffumigi in caso di influenza. Decotto: far bollire per 5 minuti 25g di foglie in 1l di acqua bollente.

DROGHE ASSOCIATIVE
tutte le droghe balsamiche per preparazioni di infusi antitussivi e antinfluenzali; es. Pinus sylvestris, Thymus vulgaris, Helichrysum italicum.

PRECAUZIONI D’USO
nessuna alla posologia d’uso; la tossicità è da riferirsi, secondo i dati di letteratura, solo all’olio essenziale tal quale (dose letale 3,5ml). Non utilizzare in caso di infiammazioni del sistema G.I. o del fegato/vie biliari. Vietato l’uso al di sotto dei due anni; consultare il medico in caso di co-assunzione di farmaci, specialmente antidiabetici.