GINEPRO
(Juniperus communis L.)
STORIA
può derivare dal celtico juneprus che significa “acre” in riferimento al sapore acre delle bacche; secondo altre fonti deriverebbe da jumenta (giumenta) e parere (generare), secondo l’antica consuetudine di facilitare il parto del bestiame con le bacche di ginepro. Fu conosciuto già nelle popolazioni preistoriche, era infatti oggetto di superstizione; tra le bizzarre teorie si pensava che proteggesse dalla peste. Nel Medio Evo era considerato una panacea; Santa Ildegarda di Bingen (XII sec. d.C.) lo raccomandava per le malattie del fegato e del polmone e soprattutto, per attenuare la violenza della febbre. Mattioli (XVI sec. d.C.) lo considerava un ottimo rimedio contro la gotta (Bagni di corteccia); la fitoterapia moderna consiglia comunque di farne uso prudente: l’uso prolungato in dosi elevate può presentare nefrotossicità. L’attività è dettata da iperemia glomerulare renale in risposta a irritazione in loco che determina una maggiorata azione metabolica dell’epitelio. Esistono oltre 70 specie di Ginepro, arboree e arbustive; le bacche o coccole del Ginepro maturano in tre anni e sono anche famose per la preparazione di distillati (Gin) o come aroma culinario. Nei test sugli animali da laboratorio, estratti di bacche di ginepro hanno dimostrato proprietà antinfiammatoria paragonabile all’indometacina, FANS prescritto per l’artrite.
DROGA
pseudobacche / galbuli.
COSTITUENTI ATTIVI
olio essenziale (0.5-3,4%): α- e β-pinene (terpeni), canfene (terpeni), β-mircene, cineolo, terpinen-4-olo*, cariofillene, α- e β- cadinene (sesquiterpene); flavonoidi (rutina, quercetina ecc.) acidi organici, zuccheri, cere, juniperina (principio amaro); proantocianidine; idrossicumarina; diterpeni e glucosidi di neolignani.
USO DELLA TISANA
diuretica, atonia digestiva, disturbi dispeptici / indigestioni (Comm.E), antispasmodica e idruretica*.
DOSE CONSIGLIATA
2-3g di droga triturata in 150ml, lasciare in infusione per 10 minuti.
DROGHE ASSOCIATIVE
nelle piccole insufficienze epatiche, anche aggravate da steatosi, Secale cereale e Rosmarinus officinalis.
PRECAUZIONI D’USO
l’uso è sconsigliato in gravidanza e in presenza di affezioni renali di natura infiammatoria. Come per tutte le piante ad azione diuretica, è opportuno prestare attenzione alla co-somministrazione di diuretici di sintesi.