PSILLIO

PSILLIO

PSILLIO

(Plantago ovata Forsk.)

Lassativo meccanico ed ipocolesterolemizzante.

STORIA
Detto anche psillio indiano, i semi di questa pianta sono presenti in tutti i bazar d’India e sono tenuti in grande considerazione: sono chiamati o con il nome persiano Ispaghul o con quello arabo Bazrequatuna. Le mucillaggini presentano un elevato potere di rigonfiamento (da 8x/g a 14x/g): a contatto con acqua formano un gel che aumenta il volume della massa fecale ammorbidendone il contenuto, stimolando la peristalsi intestinale e facilitandone lo svuotamento. Fa parte dei lassativi di massa; manifesta altresì un’azione lenitiva ed antinfiammatoria della mucosa intestinale: ciò a causa della fermentazione della flora batterica degli acidi grassi a catena corta che diminuendo il pH del lume intestinale, hanno azione antiputrefattiva. La commissione E definisce la pianta come “eccellente medicazione gastrointestinale”.

DROGA
Cuticola dei semi bianchi.

COSTITUENTI ATTIVI
Proteine, lipidi (8,5-10%), steroli, triterpeni, aucuboside (iridoide); mucillagini, solo nella cuticola (fino al 30%): 85% di polisaccaridi solubili (> D-xylosio).

USO DEL PREPARATO
Stitichezza, coliti, costipazione cronica ed ipercolesterolemia.

DOSE CONSIGLIATA
Dose giornaliera media da 12 a 40 g/die; assumere da 12g a 40g (dove un cucchiaio sono circa 15g), al giorno con due abbondanti bicchieri di acqua oppure lasciare rigonfiare 10g di semi in 100ml di acqua e ingerire il tutto, bevendo subito dopo almeno 200ml di acqua. Iniziare dalla posologia più bassa e verificare personalmente la risposta dell’organismo al trattamento. Possono essere necessari alcuni giorni perché il corpo si abitui a quest’effetto tonico intestinale.

DROGHE ASSOCIATIVE
Altre piante del genere Psyllium (P. psyllium), Aloe barbadensis, Rhamnus frangula, Rheum officinale, Cassia angustifolia, Linum usitatissimum e Rhamnus purshiana.

PRECAUZIONI D’USO
Assumere la droga con apporto idrico sufficiente per evitare ostruzioni intestinali. La droga è controindicata in caso di sindrome occlusiva o dolorosa addominale ad eziologia varia o non precisata; non indicato in caso di lesioni stenotiche o aderenze del tratto gastrointestinale, nausea, vomito, perdite ematiche rettali, atonia del colon ed ulcere. Usare con prudenza in caso di megacolon onde evitare alterazioni della motilità del colon. Non assumere quando il paziente è allettato. Si possono verificare, nei primi giorni di trattamento, con remissione spontanea, flatulenza e meteorismo. Solo in caso di sovraddosaggio, si può verificare gonfiore gastrico con nausea, vomito e tensione addominale. Rare le manifestazioni a carattere allergico per inalazione della polvere. I semi possono essere utilizzati in gravidanza; se somministrati a bambini la dose deve essere modulata dal 33% al 50%; l’EMEA consiglia di evitare la somministrazione prima dei 6 anni. La co-somministrazione di farmaci, vitamine e minerali può essere interferita, consultare il proprio medico. L’utilizzo di Hispagul è sconsigliato in presenza di diabete insulinodipendente, in quanto può ridurre l’effetto della somministrazione di insulina.